Abitazioni adattabili a buon diritto: 6 tesi, 3 regole di gioco.
6 tesi –3 regole di gioco. Non serve altro!
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um Beitrag Bulletin 71 – Un changement se dessine
Sotto la direzione di Silke Langenberg (Cattedra di Patrimonio Edilizio e Conservazione dei Monumenti / Konstruktionserbe und Denkmalpflege) e con il motto “Sopraffatti ed esausti. Cosa ci aspettiamo dai monumenti e dalla tutela dei beni culturali?”, la tavola rotonda con Walter Niederberger, vice responsabile cantonale della conservazione dei monumenti per Basilea Campagna, Eva Schmidt e Nadine Kahnt, Centro svizzero specializzato Architettura, ha offerto l’opportunità di discutere alcune domande essenziali sull’„accessibilità“. Proprio queste ci hanno spinto a redigere un documento di posizione, che pubblicheremo a tempo debito sul nostro sito. Le presentazioni degli interventi sono disponibili solo in lingua tedesca.
Attenta all’uso parsimonioso delle risorse, utilizzabile a lungo termine e sempre più richiesta da un gruppo crescente di utenti: così si caratterizza l’edilizia residenziale senza ostacoli e adattabile, rivelandosi quindi pienamente in linea con una strategia di edilizia residenziale sostenibile. Lo scorso luglio abbiamo pubblicato l’opuscolo «Nuove prospettive per l’edilizia residenziale. Buone ragioni per uno standard residenziale senza ostacoli & adattabile», che tratta approfonditamente questo argomento.
Ecco che ora segue il prossimo tassello – una biblioteca online. Essa presenta buoni esempi di edifici residenziali senza ostacoli e adattabili, con lo scopo di stimolare, ispirare e persino insegnare. In questo modo chiunque ha la possibilità di scoprire come si realizzano abitazioni senza ostacoli e adattabili, sia che si tratti di nuove costruzioni che di ristrutturazioni. Buona esplorazione! E non dimenticate: le abitazioni senza barriere e adattabili sono alloggi assolutamente normali.
Proviamo a considerare gli edifici storici non come monumenti rigidi, ma come luoghi vivi che possono essere adattati alle esigenze dei tempi! Prime idee, fatti ed esempi si trovano nel nuovo numero del nostro BULLETIN Nr. 70 «Penser une fois sans obstacles!».
La nuova edizione della direttiva, pubblicata in tedesco e francese tra marzo e aprile e da ora disponibile anche in italiano, arriva in un momento in cui l’urgenza di mostrare soluzioni pratiche e fornire nuovi spunti di riflessione è più che evidente. In futuro, le abitazioni ad oggi mancanti non dovranno soltanto avere prezzi abbordabili, ma anche essere realizzate in modo tale da essere senza ostacoli e adattabili a diverse situazioni di vita. Infatti, l’offerta immobiliare creata negli ultimi anni è ben lontana dal poter soddisfare la domanda crescente di alloggi per 1,8 milioni di persone con disabilità. Tenendo poi in considerazione l’invecchiamento crescente della popolazione, la percentuale di persone con disabilità fisiche in Svizzera aumenterà ulteriormente; nel 2050 raggiungerà già una quota superiore al 25% della popolazione totale.
Nel settore abitativo, la costruzione senza ostacoli viene ancora considerata come costruzione “speciale” per persone “speciali”: questo concetto è però ormai obsoleto. La realizzazione di abitazioni senza ostacoli & adattabili, al contrario, rappresenta una strategia abitativa altamente sostenibile. Si tratta di progettare e costruire abitazioni “ordinarie”, che dovrebbero valere come nuovo standard, sia per le nuove costruzioni che nel caso di ristrutturazioni.
Nell’ottobre 2022 presso la ZHAW di Winterthur si è tenuto per la prima volta un corso di sensibilizzazione per studenti di architettura. Tramite quattro percorsi guidati da persone con disabilità motorie o visive, una lezione frontale di 90 minuti e una vivace discussione sui temi dell’architettura senza ostacoli, gli oltre 80 studenti presenti hanno potuto farsi un quadro preciso delle necessità specifiche delle persone con disabilità visiva e in sedia a rotelle. Scopo del corso: stimolare la consapevolezza nei futuri progettisti e professionisti edili e motivarli a tener conto delle specifiche esigenze degli utenti in ogni intervento o progetto, secondo i criteri del «Design for all». Il corso, organizzato dal Centro come progetto pilota, ha riscosso grande successo. Un’esperienza da replicare!
Circa 40 personalità legate alla politica, all’edilizia, alle amministrazioni comunali e cantonali e a diverse organizzazioni attive nel campo della disabilità e della terza età hanno partecipato al panel. A che punto si trovano i due cantoni sul tema dell’accessibilità oggi? Sono “senza barriere” o possono almeno diventarlo? La consapevolezza (presa di coscienza) riguardo alle pari opportunità delle persone con disabilità è cresciuta negli ultimi anni e molti risultati sono stati raggiunti: ad esempio, è stato possibile integrare numerose conoscenze di base su questo argomento in testi normativi. Tuttavia, diversi cantieri sono ancora aperti: molti aspetti rilevanti per la vita delle persone con disabilità sono di competenza dei comuni o dei cantoni. Nel cantone di Obvaldo, per esempio, la legge edilizia, risalente al 1994, è meno avanzata sul tema della costruzione seza ostacoli rispetto al diritto federale – con il quale è di conseguenza in contrasto. Nel cantone Nidvaldo, la nuova legge edilizia non ha portato grandi progressi; se quella precedente prevedeva almeno un bonus per chi costruiva “volontariamente” senza ostacoli, la nuova prescrive soltanto il rispetto delle prescrizioni della Legge sui Disabili – che sono però minime!
Riassumendo: in entrambi i cantoni, queste leggi sono insufficienti. Negli edifici residenziali, i criteri dell’accessibilità vanno applicati solo a partire da 8 unità abitative. Ma proprio in cantoni montani come Obvaldo e Nidvaldo, le tipologie edilizie utilizzate sono generalmente di piccole dimensioni e gli edifici con più di 8 unità abitative sono rari. Di conseguenza, ci sono troppi pochi alloggi adatti alle persone con disabilità o adattabili alle loro esigenze. La situazione si mostra ancora più preoccupante se si considera che entrambi i cantoni già da lungo tempo postulano nelle linee guida sugli anziani e nella legge sulla sanità che cure e assistenza devono per quanto possible avvenire in forma ambulatoriale piuttosto che stazionaria. Perché ciò sia veramente attuabile, è però necessario promuovere su tutto il territorio la costruzione di alloggi adattabili, in modo che tutte le persone possano effettivamente esercitare il proprio diritto a uno stile di vita autodeterminato anche in età avanzata.
Il direttore dei lavori pubblici Jospef Hess promette di rivedere la legge edilizia del cantone Obvaldo entro la fine della legislatura corrente. Thomas Z`Rotz, presidente dell’associazione NOW, riassume così il suo desiderio legato alla libera scelta del luogo e della forma di alloggio: “sogno un’architettura senza ostacoli in cui potermi spostare spontaneamente, senza dover pianificare tutto minuziosamente, libero e senza preoccupazioni, proprio come tutti gli altri.” Questo vale sia per le persone con disabilità che per gli anziani. Poiché il territorio svizzero è già ampiamente costruito, la sfida nei prossimi anni sarà costituita dagli interventi di ristrutturazione e recupero degli edifici più vecchi. Costruire senza ostacoli significa tener conto non solo dell’accessibilità per le sedie a rotelle, ma anche di una buona percezione visiva e uditiva per tutti. Per promuovere in maniera mirata l’attuazione di questi propositi, oltre alla revisione della legge edilizia è necessario sviluppare ulteriori sistemi di incentivi e piani d’azione forti. È urgente!
I requisiti relativi alla posizione delle superfici di manovra e dei dispositivi di comando variano a seconda del tipo e dell’utilizzo dei contenitori di raccolta. Inoltre, affinché le persone con disabilità visive possano riconoscere i contenitori, le targhette identificative in rilievo e ad alto contrasto devono essere posizionate in modo da essere facilmente visibili e percettibili tattilmente, sporcandosi però il meno possibile. La scheda tecnica 122 «Points de collecte des déchets. Mise en œvre et inscriptions conformes aux besoins des personnes en fauteuil roulant ou avec une déficience visuelle» definisce finalmente uno standard per la realizzazione senza ostacoli delle scritte identificative, delle superfici di manovra necessarie e dei dispositivi di comando.
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