L’accesso agli edifici, già nell’antichità progettato in maniera monumentale con portali a colonne e scale, non è altro che la comunicazione tra committente, utenti e visitatori; i progetti vincitori del concorso indetto dal Centro «L’ingresso come biglietto da visita» ne sono un’ulteriore prova. In questo numero mostriamo alcune interpretazioni moderne ed esemplari sul tema dell’accesso (inteso contemporaneamente anche come accoglienza e benvenuto), in cui il «Design for all» si integra naturalmente nel concetto globale e che ci auguriamo vengano presi a modello.
Citando le parole pronunciate dal consigliere nazionale Christian Lohr all’evento dell’anniversario l’11 giugno 2021 presso la Zollhaus, il compito del Centro è quello di costruire un ponte tra le persone con disabilità e coloro che lavorano nell’architettura; continueremo a perseguire tale obiettivo in futuro e faremo del nostro meglio per ancorare il «Design for all» come elemento di base nell’architettura. Perché mentre la diversità è data per scontata in molte aree della vita, la disabilità è ancora spesso intesa come una carenza. Conoscere e studiare la multiformità della normalità promuove la ricerca di approcci d’insieme e un design di alta qualità.