Il test condotto su diversi tipi di bordure riguardo alla loro praticabilità con sedie a rotelle e biciclette e alla loro riconoscibilità da parte di persone con disabilità visive ha permesso di individuare le esigenze relative alla forma, al dimensionamento e alla realizzazione che tali bordure devono soddisfare.

S1_RansteinlaborLe bordure devono rispondere alle esigenze definite dalla Legge sui disabili, senza però costituire un pericolo per i ciclisti. Il requisito minimo per le bordure riconoscibili al tatto, valido dal 1988, è un dislivello verticale di 3 cm di altezza. Dal 2003, allo scopo di migliorare la praticabilità delle bordure basse da parte delle persone in sedia a rotelle, è ammesso anche un profilo alternativo, costituito da bordure inclinate, con un dislivello di 4 cm, distribuito su una larghezza di 13-16 cm (pendenza 25%).  Tuttavia, mancava ancora una valutazione della praticabilità dei diversi tipi di bordure dal punto di vista dei ciclisti.

Su incarico dell’Ufficio federale delle strade USTRA e dell’Ufficio federale per le pari opportunità delle persone con disabilità UFPD, insieme a Metron e Pro Velo, il Centro ha effettuato un test per valutare l’adeguatezza di sette diversi tipi di bordure e sei interruzioni (poi denominate “Zahnlücken”) determinate dalla presenza di rampe d’accesso di lunghezze diverse. Il sito dell’esperimento, presso la Förlibucktrasse a Zurigo, è stato testato da tre diversi gruppi di utenti: 20 persone con disabilità visive, 19 adulti e 11 scolari in bicicletta e 12 persone in sedia a rotelle. Inoltre, tramite uno specifico strumento di misura è stato possibile registrare e valutare l’accelerazione provocata dall’impatto tra le ruote e le bordure al momento del superamento di queste ultime.

Dai risultati emerge che il dislivello verticale di 3 cm di altezza costituisce il miglior compromesso tra le esigenze delle persone con disabilità visive e di quelle che utilizzano una sedia a rotelle manuale. La bordura inclinata con 4 cm di dislivello verticale e larghezza 13-16 cm, invece, è quella che meglio si adatta alle persone con deambulatori o sedia a rotelle elettrica, ma è difficilmente riconoscibile da parte degli ipovedenti e non vedenti, soprattutto nelle situazioni in cui il marciapiede adiacente presenti una pendenza trasversale rilevante.

Per i ciclisti, le bordure inclinate con 4 cm di altezza sono vantaggiose solo se combinate con una larghezza di 16 cm. Per questa categoria di utenti, l’opzione migliore è costituita da bordure inclinate, con altezza 6 cm e larghezza tra 25 e 30 cm. Tale tipo di bordura è però unicamente ammessa nei punti in cui non sia necessario il superamento della medesima da parte degli utenti in sedia a rotelle.

Le rampe d’accesso puntuali strette (Zahnlücken) possono mettere in difficoltà le persone con disabilità visive. Larghezze inferiori a 50 cm sono pertanto accettabili solo puntualmente, come soluzione di compromesso. Nei tratti in cui le rampe di accesso devono essere accessibili anche con deambulatori e sedie a rotelle, esse devono avere una larghezza di 1 m ed essere segnalate tramite demarcazioni visivo-tattili, onde non mettere in pericolo le persone con disabilità visive.

Il rapporto di prova è disponibile soltanto in tedesco.