I percorsi di collegamento tra strada e edificio devono essere utilizzabili in sicurezza da tutti gli utenti, rispettando le esigenze in termini di larghezza utile, pendenza, rivestimento del suolo, illuminazione e guida tattile e visiva.

Nel capitolo 3.4, la norma SIA 500 «Costruzioni senza ostacoli» descrive dettagliatamente le esigenze relative ai percorsi esterni contribuenti alla funzione di accesso ad un edificio o a un’infrastruttura. Secondo la definizione riportata nella norma, con «Accesso» ci si riferisce a „la sequenza di percorsi e spazi che portano dallo spazio pubblico o dal parcheggio a tutti i luoghi che consentono alla persona in questione di fruire delle costruzioni secondo il loro scopo„ (punto 1.1). I seguenti requisiti, definiti dal capitolo 3 della norma, devono essere soddisfatti:

Larghezza utile e altezza libera

  • Wege Aussenraum v2016Larghezza utile: ≥ 1.20 m (punto 3.4.1)
  • Per cambiamenti di direzione ≥ 45°, raggio del limite esterno della larghezza utile min. 1.90 m (punto 3.4.3.1 e interpretazione SIA 500, 2018, A04)
  • Altezza libera: ≥ 2.10 m (punto3.4.1)

Spazi di manovra

  • Predisporre uno spazio di manovra: 1.40 m x 1.70 m ogni 15.00 m (punto 3.4.2)
  • Per elementi fissi di chicane pedonali disposti trasversalmente al senso di marcia e sfalsati, la norma SIA 500 definisce distanze minime variabili in funzione della larghezza utile di passaggio (tabella al punto 3.4.3.2). Tali valori coincidono con quelli indicati nella Norma VSS relativa allo spazio di circolazione
  • Secondo la norma VSS 640 075 «Spazio di circolazione senza ostacoli» (punto 22 e Appendice, punto 11.4), bisogna evitare le chicane. Nel caso in cui siano indispensabili per ragioni di sicurezza, esse devono soddisfare i seguenti requisiti:

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Planarità del suolo

In linea generale, i percorsi esterni devono essere piani, senza dislivelli né singoli gradini (punto 3.2.1).

Nel caso in cui una pendenza per lo smaltimento delle acque sia necessaria, essa deve essere realizzata conformemente alle esigenze seguenti:

  • pendenza, per quanto possibile, parallela alla direzione di marcia principale (punto 3.2.3)
  • in caso di pendenza perpendicolare alla direzione di marcia: ≤ 2% (punto 3.2.3)
  • pendenza ≥ 2%: la superficie inclinata deve soddisfare le esigenze relative alle rampe (punto 3.2.4)

La planarità e la percorribilità in sedia a rotelle di un suolo possono risultare ridotte o limitate dalla presenza di giunti e fessure nel rivestimento. I giunti aperti non devono pertanto superare i 10mm di larghezza (punto 3.2.7).

Rivestimenti per pavimenti

L’idoneità dei rivestimenti per i pavimenti è determinata in base ai tre criteri fondamentali riportati nell’allegato B della norma SIA 500:

  • transitabilità “su ruote”, ovvero con sedie a rotelle, deambulatori, passeggini ecc. (resistenza al rotolamento, vibrazioni)
  • percorribilità a piedi (rischio d’inciampo, sicurezza del passo)
  • sicurezza antisdrucciolo

Le caratteristiche dei rivestimenti per pavimenti variano in funzione del luogo d’impiego, dell’uso e dell’usura. L’esposizione alle intemperie e allo sporco influisce sulle qualità antisdrucciolo (allegato B.3). La tabella 7 riporta i rivestimenti per pavimenti interni e esterni più comuni e ne indica l’idoneità secondo i criteri sopra elencati. La valutazione si riferisce a rivestimenti nuovi.

Ostacoli

In linea generale, gli ostacoli devono essere evitati o, se presenti, essere riconoscibili con il bastone bianco. La norma definisce le dimensioni degli ostacoli posti sulla superficie di circolazione che costituiscono un pericolo e ne regola la delimitazione e la segnalazione (punto 3.4.4):

  • sono considerati ostacoli gli elementi costruttivi e le installazioni che sporgono da terra o da un muro e che invadono lateralmente lo spazio di manovra di oltre 10 cm o che riducono l’altezza utile a meno di 2.10 m (punto 3.4.4.1)
  • gli ostacoli devono essere segnalati tramite demarcazioni con contrasto di luminosità C ≥ min. 0.3 (punto 3.4.4.2)
  • gli spazi sotto le scale e gli ostacoli il cui bordo inferiore si trova oltre 0.30 m sopra al suolo devono essere delimitati da una barriera di altezza 1.00 m (valore di riferimento), traversa con bordo inferiore a max. 0.30 m sopra al suolo o zoccolo di altezza min. 30 mm (punti 3.4.4.3 e 3.4.5)
  • ostacoli bassi, elementi costruttivi o installazioni collocati a terra e alti max. 1.0 m devono rispettare le dimensioni minime riportate nella tabella 3, onde poter essere individuate con il bastone bianco
AltezzaLunghezza laterale min. x
o diametro min. x
1.0 m0.1 m
0.8 m0.2 m
0.6 m0.3 m
0.4 m0.5 m
0.2 m0.7 m

Raccomandazione del centro svizzero
Gli elementi di arredo urbano e i parcheggi costituiscono un intralcio all’orientamento tattile per le persone ipovedenti o non vedenti e vanno pertanto collocati di preferenza al di fuori delle superfici pedonali.

Guida sui percorsi

Ai fini di garantire la sicurezza delle persone con capacità percettive ridotte (p. es. ipovedenti o cieche), è necessario separare i percorsi pedonali dalla careggiata. La separazione deve essere facilmente reperibile e riconoscibile, sia alla vista che al tatto; una tale separazione permette agli utenti con limitazioni percettive di riconoscere ed evitare situazioni di pericolo. Per la delimitazione della carreggiata, è necessario utilizzare almeno uno degli elementi proposti dalla norma e riportati qui sotto (punti 3.4.8 e 4.2.1):

  • bordura verticale bassa (altezza min. 30 mm)
  • bordura inclinata bassa (altezza max. 40 mm e larghezza tra 0.13 e 0.16 m)
  • fasce di separazione (larghezza min. 0.40 m) la cui texture, rugosità o durezza contrastino con la superficie pedonale adiacente (per es.: una striscia erbosa)
  • barriere (altezza 1.00 m, valore di riferimento), riconoscibili col bastone bianco per la presenza di uno zoccolo al suolo di min. 30 mm oppure con traversa max 0.30 m sopra al livello del suolo (punto 3.4.5)

La norma richiede inoltre di predisporre percorsi tattili, riconoscibili con il bastone bianco e con i piedi, con la funzione di guida e orientamento per ipovedenti e non vedenti (punto 4.2.1). Per rendere riconoscibile il percorso si deve fare ricorso, di preferenza, ad elementi costruttivi come pareti, zoccoli e cordoli per la delimitazione del percorso, oppure a elementi guida quali fasce di rivestimento del suolo di diversa struttura, ruvidezza e durezza o canalette di scolo. Se l’utilizzo di tali elementi non è sufficiente o possibile, per garantire la reperibilità dell’ingresso principale è necessario ricorrere alle demarcazioni tattilo-visive secondo la norma SN 640852.

Sicurezza e illuminazione

Le fonti luminose naturali e artificiali devono concorrere alla guida in tutta sicurezza delle persone, per es. evidenziando la direzione da seguire tramite una serie di punti di luce disposti a intervalli regolari lungo il percorso e illuminando gli elementi guida.

Abbagliamenti, riflessi e riflessioni non devono compromettere l’orientamento (punto 4.1.1). La sicurezza, l’orientamento e la lettura del labiale devono essere garantite dall’intensità luminosa, dalla limitazione dell’abbagliamento e dalla distribuzione della luminanza. A questo proposito si veda anche l’articolo sul tema dell’illuminazione.

L’intensità luminosa sui percorsi di accesso deve essere calibrata in base a quella delle zone circostanti, in modo da non causare contrasti e difficoltà di adattamento. In particolare, in corrispondenza di punti potenzialmente pericolosi, come scale o gradini, deve essere sufficiente ad individuare l’ostacolo o le relative demarcazioni. Per le scale, la norma SN EN 12464-2 stabilisce un’intensità luminosa tra 50 e 100 lx, a seconda dell’intensità d’uso. In ogni caso, è consigliabile aumentare l’intensità luminosa delle scale di uno o due classi rispetto a quella dello spazio direttamente circostante (SN 640 075 «Spazio di circolazione senza ostacoli», allegato, punto 14).

L’illuminazione in corrispondenza di ingressi e uscite deve contemplare una zona di transizione, onde evitare passaggi bruschi tra l’intensità luminosa dell’interno e quella dell’esterno, tanto di giorno quanto di notte (Allegato D.1.1.3).

Orientamento e contrasti visivi

  • a prescindere dalle condizioni d’illuminazione, le parti di un edificio e gli elementi di guida devono facilitare lorientamento e la sicurezza degli spostamenti delle persone tramite contrasti di luminosità e colore adeguati (punto 4.1.2)
  • l’accostamento di superfici tra loro fortemente contrastanti (contrasti cromatici o tra motivi) non deve creare illusioni ottiche (punto 4.1.2)

I valori minimi stabiliti per il contrasto di luminosità tra due elementi (parti della costruzione, elementi con funzione di informazione, guida…) dipende dalla funzione rivestita dagli elementi stessi. La norma suddivide i valori secondo due livelli di priorità (punto 4.3.1):

Gli elementi con funzione rilevante per la sicurezza, come la demarcazione dei gradini o le diciture, devono avere un contrasto di luminosità di livello di priorità I, ovvero contrasto di Michelson: C ≥ 0.6 e rapporto del grado di riflessione (rapporto tra i fattori di riflessioni della superficie chiara (1) e di quella scura (2)) (fc): ρ1 ≥ 4 ρ2.

Gli elementi con funzione di guida e orientamento, come bordure, corrimano, zoccolature, porte d’ingresso ecc. devono avere un contrasto di luminosità di livello di priorità II, ovvero contrasto di Michelson: C ≥ 0.3 e rapporto del grado di riflessione (fc): ρ1 ≥ 2 ρ2.

Per entrambi i livelli di priorità, il grado di riflessione ρ1 della superficie chiara deve essere: ρ1 ≥ 0.6 (punto 4.3.1).

Per non costituire un rischio di inciampo, gli elementi separatori devono presentare un contrasto di luminosità di livello di priorità II (C ≥ 0.3) rispetto alle superfici adiacenti. Normalmente, i blocchi di calcestruzzo o di granito soddisfano tale requisito.

Potete trovare ulteriori informazioni sul tema dei contrasti visivi nelle direttive «Planification et détermination des contrastes visuels», disponibili in francese e in tedesco.

 

Aggiornato al 24.07.2019

 

*Interpretazioni alla norma SIA 500, 2018

Nelle interpretazioni della norma SIA 500:2009 pubblicate nel 2018, si trovano commenti, delucidazioni e interpretazioni su varie tematiche che precisano le esigenze esposte nella norma:
– A04

Le Interpretazioni alla norma SIA 500 sono disponibili in francese e tedesco.